martedì 20 gennaio 2015

Essere me.

Credo che una delle frasi più pronunciate dagli attori di Hollywood, insieme a "abbi cura di te, FIGLIOLO", sia "mi raccomando, sii te stesso". Ora, fino a qualche tempo fa questa suonava alle mie orecchie come una cosa totalmente insensata. Chi altro dovresti essere? Mica uno si trasforma in un mostro marino, voglio dire. Invece ora che la mia (poca) esperienza di vita mi ha portata a vedere le cose da un'altra prospettiva, mi rendo conto di riuscire a capire anche quel consiglio. E in realtà è complicato! Essere se stessi porta a tante cose che andrebbero facilmente evitate emulando qualcun altro. Prima di tutto alle critiche: non che qualcuno riesca ad esserne esente, ma le critiche rivolte a TE e non alla più o meno nitida immagine di te, beh...feriscono. Toccano nel profondo chi sei e sì, ti fanno maturare, ma prima ti fanno tentennare e non poco. Poi, per essere se stessi bisogna avere un gran coraggio, il coraggio di esporsi. Devi dire al mondo: eccomi, sono così e mi vado bene! E' come mostrarsi nudi. Mica facile, oh.

Perchè sto facendo tutta questa filosofia spiccia? Beh perchè mi sono accorta di non essere stata me per troppo tempo. O meglio, ero io in tante cose, ma io  influenzata dagli altri in troppe altre. Tutto questo, credetemi, porta a un grande grande casino, ergo, don't try this at home. E perchè accade? Per quanto mi riguarda, per molti motivi. Ad esempio, perchè non sono mai stata abbastanza forte da imporre il mio pensiero sugli altri o almeno da farlo valere abbastanza. Perchè mi sento spesso fuori posto, quindi è più semplice cercare di imitare chi ti circonda: sicuramente starai simpatico e sarai accettato. Perchè, e questa probabilmente è l'unica ragione che vi concedo, cerco di rubare il bello dagli altri. Ecco, prendere il meglio di chiunque voi conosciate è, a parer mio, l'unico motivo per cui potete prendere ispirazione (e non imitare!) dagli altri: per migliorare voi stessi.
Ora, come si scopre di non essere stati se stessi?
Questo è complicato. Non ve ne accorgerete subito o, almeno, per me è stato così. Ne avevo il sentore. Mi sentivo troppo diversa a seconda delle persone che frequentavo. Il che, badate bene, è una cosa normale e che capita a tutti: non tratterete di certo il vostro capo come il vostro fidanzato (anche se questa teoria potrebbe spiegare molti avanzamenti di carriera, ma questo è un altro discorso). Il punto è che fino ad un certo limite, tutto è nella norma. I miei problemi sono cominciati quando ho smesso di frequentare un certo ambiente e si è chiusa una parentesi importante della mia vita. Lì, ho capito che le mie idee erano in realtà idee degli altri. Una volta allontanata dal liceo, io sono cambiata. Non so ancora dire se in meglio o in peggio, per ora credo in quest'ultima, ma non è mai bello da ammettere. Mi sono accorta di aver costruito una corazza in questi ultimi anni. Forte e potente, mi faceva sentire vincente fuori, mi ha permesso di affrontare tante cose, ma non era mia. Dietro quella corazza c'era il budino che mi ha sempre contraddistinto e che ora è tornato fuori in tutta la sua gelatinosa mollezza. E' un budino farcito di paure, alimentate quotidianamente, perchè ho temporaneamente perso la bussola nella mia vita.
Allora adesso sono qui, una tartarughina che cerca di nuovo di costruirsi il guscio, Un guscio forte più del precedente ma sopratutto un guscio MIO, che rimarrà sempre con me nonostante i cambiamenti della vita. Ed è difficile, perchè nessuno ti protegge mentre sei senza. Perchè le mazzate arrivano anche se non sei protetta e, ovviamente, colpiscono doppio.
Mi manca sapere chi sono veramente ora, che per qualcuno potrebbe essere una questione banale, e invece ora sembra il dramma della mia vita. Crescere è sempre stato il mio problema, ora non posso più scappare: è arrivato il momento di costruire la vera me.

1 commento:

  1. Per quanto tu ti possa sentire scombussolata, ai miei occhi hai sempre avuto qualcosa che ti contraddistingueva dagli altri, che penso abbia ognuno di noi,(apparte le amebe si intende, che di quelle ce ne sono sul serio), una specie di essenza, non saprei come dire. Quella non sparisce mai. per quanto uno possa cercare di sotterrarla e nasconderla sotto i piedi. E la tua è davvero bella ed è sempre rimasta lì per chi la voleva vedere. Tutti hanno un po' di budino che ogni tanto se ne salta fuori a salutare e a ricordare che c'è anche lui, e forse è anche meglio così, altrimenti ce ne andremmo tranquilli in giro a ammazzarci a vicenda convinti di non avere incertezze. Costruisciti un guscio abbastanza forte da proteggerti quando ne avrai bisogno, ma anche estraibile per vivere pienamente tutto quello che ti aspetta. E concludo in gran stile con gli effetti speciali.."coraggio non è non avere paura, ma riuscire a affrontarla" Eeeh sì, leggo ancora il tuo blog :*

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