"Nel tuo futuro devi vedere solamente il sole"Torno a scrivere su questo blog dopo tanto tempo e decido di aprire il post con questa meravigliosa frase detta da mio padre questa mattina.
Perché? beh perché mi ritrovo a vivere un periodo nero che credo di non aver mai sperimentato prima d'ora.
Andiamo con ordine: quest'estate ho superato la maturità con un brillante 96 che mi ha dato grande soddisfazione, ho fatto un mesetto di relax a luglio, ho esplorato Parigi con due mi care amiche a inizio agosto e poi mi sono messa sotto con lo studio per superare il test d'ingresso di professioni sanitarie a settembre, con l'obiettivo di entrare a logopedia all'università di Ferrara.
Consapevole della difficoltà di riuscita di quel test, ho fatto anche quello per scienze della formazione- la mia seconda scelta, forse più indotta da un professore che non dalla mia volontà- a Udine. Ho aspettato con tanta speranza e non poca ansia i risultati di logopedia, scoprendo di essere arrivata 18esima su 143,un bel risultato se non fosse che i posti erano solamente 15. Dopo nemmeno una settimana ho fatto il test a Udine, dove sono entrata posizionandomi quarta in graduatoria.
E così, per ragioni tempistiche, mi sono immatricolata a Udine, ma con il cuore ancora a Ferrara legato alla speranza di un ripescaggio. Fino all' 8 ottobre ho aspettato e sperato con ogni fibra del mio corpo di essere stata ripescata, e invece fu graziato solamente il 16esimo in graduatoria: ci fu solo una rinuncia.
Quindi cosa faccio ora? Sto frequentando scienze della formazione primaria a Udine, sperando con tutto il cuore che passi l'emendamento per il bonus di maturità e che si avveri il mio sogno di logopedia, seppur con un grande ritardo.
In questi giorni ho sentito il bisogno di ritornare a scrivere per sfogarmi, per avere uno spazio dove convogliare i miei pensieri. Così mi sono messa a rileggere ciò che ho scritto su questo blog, i miei post precedenti, legati alla mia vita "di prima". In questo post mi chiedevo, non priva di preoccupazioni, come sarebbe stata la mia vita a settembre/ottobre. La mia nuova vita, la vita universitaria, la vita "adulta".
Nemmeno nelle mie peggiori aspirazioni avrei potuto pensare che sarebbe andata così.
E' che questa storia dell'università io la sto prendendo male. Ma male, male, male.
Continuo a pensare ogni giorno che dovrei ritirarmi, che questa non è la mia scelta, salvo poi tornare sui miei passi e dire "non importa, è un'esperienza, ti farà capire come funziona il sistema, prendila come una prova!".
Però quest'ultimo pensiero non mi entra proprio in testa.Ogni mattina mi vengono attacchi d'ansia che non mi permettono di fare nulla e mi immobilizzano. Quando sono all'università non riesco a trovare interesse per nessuna lezione, penso continuamente che in quel contesto io non centro nulla. Non riesco a studiare, e questo mi causa frustrazione perchè io sono sempre stata una che si dà da fare, che si impegna: non certo una pigrona. A questo si aggiunge che faccio la pendolare e perdo quotidianamente un'ora e venti all'andata e altrettanto tempo al ritorno.
Non so che cosa fare nella mia vita, non so da che parte voltarmi ora, non ho la forza di prendere una decisione e tutto questo mi trascina in un vortice sempre più a fondo, giù, giù e ancora più giù.
I miei genitori e mio fratello mi consigliano di provare a fare almeno un semestre, per capire come funziona l'università, i meccanismi e tutto il resto.Poi sono libera di ritirarmi o fare ciò che meglio credo. E' una decisione che razionalmente condivido, ma che mi costa tanto. E' da un mese che non riesco ad essere serena e sapere che questo continuerà fino a dicembre...brr. Spero sempre di abituarmici. Intanto ho conosciuto delle ragazze simpatiche, lo prendo come un punto positivo di tutto ciò!
Mi rendo conto che la situazione dall'esterno non sembra affatto dura o tragica quanto lo è nella mia mente, ma tantè, non riesco a uscirne ora.
E insomma è proprio un periodo no, ma si sa: shit happens.
Basta che prima o poi passi.
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