Tipo stamattina.
Ogni donna, anche la più snob, sa che la questione "capelli del giorno dopo" non è da sottovalutare. È quel misto di una piega ancora decente ma con le radici piatte che ti fa assomigliare a un carcifo, però ancora rimediabile. Ecco, stamattina il carciofo si è presentato e per salvare la mia dignità capillifera ho optato per una mezza coda abbastanza decente, nonostante il mio ritardo cronico. Ora, sembrava anche piuttosto solida: resiste alla nebbia, resiste alla passeggiatina fino alla fermata e all'autobus. Forse.
Già, perché mentre ero quasi arrivata a in stazione un senso di mollezza pervade il mio cucuzzolo e lì comprendo: il mio elastico ha ceduto. Stremato dallo stress e dalla responsabilità di salvare il mio "bad hair day", ha deciso di farla finita abbandonando ogni capacità elastica ancora rimasta nel suo esile corpo.
Così scatta il panico: come faccio ad andare in giro con i capelli a carciofo tutto il giorno? Che ne sarà della mia immagine? Quante persone mi giudicheranno una sciatta gattara, (che poi, sul gattara avrebbero ragione)?
Mentre stavo già meditando di elemosinare elastici e mollette ai passanti, intravedo quella che potrebbe essere la mia salvezza: l'elasticone patacca azzurro, dimenticato stamattina al polso.
Elasticone sì, perché potreste usarlo per le mutande di Platinette e ancora ne avanzereste. Per di più di un sobrio color puffo.
Mi trovo quindi di fronte ad un bivio: lasciare i capelli sciolti e schifi con nonchalance o tentare di salvare il salvabile, consapevole che comunque la patacca conferirà un inevitabile stile da frequentante di scuola materna?
Ho optato per la seconda, facendo un'elegante treccia che termina in questo tripudio di azzurro. A dire la verità, non credo poi che sia così male. Magari lancio un nuovo trend. Gucci, Valentino, Cavalli: tremate! Il pattacca style invaderà il mondo.
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