Guardando attraverso le loro grandi vetrate scoprivo un mondo fatto di valigie, destinazioni e sogni avvolti nella luce calda e nell'aroma di caffè.
Partenze e addii si susseguivano senza fine e con essi lacrime e abbracci si dipingevano nei volti della gente.
Quel turbinio di emozioni appariva ai miei occhi come qualcosa di magico- viaggiare così lontano dev'essere proprio bello- pensavo.
Dev'essere bello preparare un bagaglio e riempirlo di te, prendere un aereo e guardare il mondo da un'altra prospettiva, tornare e scoprire che sei diverso da ciò che eri alla partenza, almeno un minimo.
Perchè viaggiare vuol dire anche un po' cambiare.
E poi percepire quel brivido di paura che ti scorre sulla schiena, quella curiosità di scoprire ciò a cui stai andando incontro e assaporare il momento in cui arriverai alla tua desiderata e sconosciuta destinazione.
Spero un giorno di riuscire a farlo anch' io, spero di poter dire "ho visto il mondo attraverso i miei occhi", non studiando sui libri, né guardando foto e reportage, ma assumendo la mia vista come unica testimone.
Aspettando quel momento, fantastico sulle mie mete e, nel frattempo, continuerò a guardare quelle magiche vetrate, dove tutto può accadere tra l'aroma di caffè.
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