Probabilmente dopo cena devo prendere la sana abitudine di prendere un caffè, un digestivo o magari l' alka seltzer.
Non che io sia una di quelle che mangia come un bue, eh.
E' solo che magari ieri sera il mio stomaco non ha gradito la cena.
Altrimenti non me lo spiego.
Non me lo spiego proprio perchè ho fatto un sogno del genere.
Ora vi racconto tutto: questa notte ho sognato che era estate, una calda,gioiosa e spensierata estate, ed io e alcune mie compagne di classe avevamo deciso di farci un viaggetto tutte insieme.
Oddio viaggetto...era una crociera per tutto il mondo, chiamatelo viaggetto!
Insomma, questa fantastica crociera faceva un sacco di mete all over the world, ma ogni volta che raggiungevamo un posto nuuovo ci ritrovavamo sempre inspiegabilmente in un areoporto. E la cosa ci sembrava normalissima. Già qua avevo qualche dubbio sulla mia funzione digestiva...
Comunque, ad un certo punto siamo in un areoporto con indicazioni stradali verso l'Australia e la Nuova Zelanda, quando mi viene l'idea, cosìtantoper, di chiamare i miei per chiedere il permesso di andarmene via dopo che girovagavo da circa 1 mese. Mmh, ok.
Al che, loro mi rispondono candidamente "No, non puoi andare in Australia, abbiamo finito i soldi per mandarti in giro.", così rimango sola e abbandonata alla caffetteria di un areoporto.
Ma, ora, dovete sapere che la cosa che mi ha turbato di più non è stato tutto ciò.
Nè la crociera in areoporto, la chiamata ai miei, o il mio abbandono in
No. Perchè c'è una parte mancante.
Durante questa fantastica crociera, io e la mia amica G. stavamo facendo un giro nella nave, quand'ecco che lei scende un paio di scale e trova un posto pieno di ventole affilatissime e tubi di varie dimensioni che, secondo il mio cervello malato e il mio cinghiale sullo stomaco, era una delle stanze più importanti per il funzionamento della nave.
A quel punto G. incomincia con fare innocente a tocchignare tutto, come un bambino di tre anni affascinato da ogni cosa, non curandosi dell'enorme pericolo delle lame affilate sopra la sua testolina.
Ma qui arriva la chicca: il capitano ci scopre.
Sai che roba, direte voi.
Beh, il capitano era Schettino e inizia a urlare agitatissimo contro G. "VATTENE VIA DA LA'!!! STAI FERMA CHE DOPO DANNO LA COLPA A ME! NON TOCCAREEE!!".
Ma gridava proprio come un pazzo.
E G. continuava tranquillamente anche quando io, assolutamente menefreghista per la nave ma estremamente preoccupata per la sua incolumità, le grido "Vieni via da lììì! E' pericoloso, dai!".
Questo sogno non ha una fine, come non ha un senso, se è per quello.
In ogni caso questa mattina G. l'ha ascoltato facendosi grasse risate e ha pure deciso di fare una fantastica riproduzione che vi lascerò qui sotto.
Ma ora vi chiedo, non forse è meglio che io digiuni questa sera?
*Quella rosa sono io, quella verde G. amorevolmente strozzata dal capitano.
Tutti i diritti di questo disegno appartengono a lei.
è incredibile come il nostro subconscio resti influenzato da ciò che assimiliamo durante il giorno :) ...cmq forse ci vorrebbe sì un alka seltzer o un grappino dopo cena! :P
RispondiEliminabaci Luna
Ahaha :)
EliminaGrazie per ogni tuo commento ;)
Un bacio!
è bellissimissimo
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