La mia vita adesso mi butta giù dal letto alle sei e trenta della mattina, mi accoglie a volte con un dolce sorriso e il profumo di caffè, altre con un umore un po' gatto e mi circonda con l'atmosfera tiepida delle prime luci del mattino.
La mia vita adesso è una passeggiata giornaliera alla fermata dell'autobus, accompagnata dal freddo pungente e dai pensieri ancora assopiti.
La mia vita è impegno, ricerca e fatica per dare ogni giorno il meglio a chi me lo chiede e per raggiungere il meglio per me.
La mia vita sono sogni, speranze e tante, troppe paure condivise con una buona amica davanti ad una calda tazza di the.
Ho 18 ed ho paura di crescere, ma anche di non riuscirci.
In questo momento non ho idea di cosa farò nel futuro, nel mio prossimo futuro, non ho idea di dove potrò essere tra 8 mesi, e la cosa più strana è che...ho pure smesso di preoccuparmene!
Non mi rendo conto che tra 6 mesi dovrò affrontare la maturità, non mi rendo conto che potrei non vivere più nella mia ridente cittadina patria di radicchio rosso e donne impellicciate e non mi rendo nemmeno conto che dovrò fare una scelta che condizionerà tutta la mia vita adulta.
Quando avevo tredici anni ed ero solo una timida ragazzina spaesata che doveva scegliere la sua scuola superiore pensavo che quella fosse la scelta più dura che avessi mai atto con la mia testa fino ad allora.
Con il senno di poi posso dire di aver fatto una buona scelta.
Certo, ci sono quei momenti in cui maledico me stessa per aver consegnato quel foglio di iscrizione, ma lì è più il mio esaurimento nervoso che parla.
Analizzando nel complesso la mia situazione attuale non posso lamentarmi: ho trovato una classe con persone a me affini, i professori sono (tranne rare eccezzioni) molto competenti e fanno il proprio lavoro con passione e le materie che studio mi interessano.
Vorrei proprio spiare cosa accadrà a settembre di questo novello 2013, sono ansiosa di vedere cosa scriverò nel mio post "la mia vita adesso, parte 2."
Perchè ho paura.
Perchè sono in bilico.
beh sai è giusto fare, per avere la possibilità di sbagliare... poi c'è che sei giovane, ed ancora di più l'errore ti è amico
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